I presidenti di Consigli di Istituto di Bologna e Provincia si sono organizzati con un Coordinamento. Per l'Istituto di Marzabotto il Presidente Verucchi partecipa agli incontri.
Nell'articolo che segue, tratto dalle pagine locali dell'Unità (di cui riporto il link) si può leggere una sintesi dello scopo di questa iniziativa
http://cerca.unita.it/data/PDF0114/PDF0114/text51/fork/ref/10024v5v.HTM
Scuola allo sfascio, i genitori s’organizzano
di
Luigina Venturelli L’emergenza del giorno riguarda le supplenze brevi, quelle che dovrebbero sostituire gli insegnanti assenti per qualche giorno, ma che non si possono fare perchè mancano i soldi con cui pagarle. Così gli alunni vengono dirottati in altre classi, un po’ di qua e un po’ di là per fare spazio a tutti. E pazienza per l’interruzione nella didattica e per il sovraffollamento delle aule. ESIGENZA DI COORDINAMENTO Davanti al «progressivo sfascio della scuola pubblica», del resto, i genitori non hanno che l’imbarazzo della scelta tra le ragioni di protesta. Per questo hanno deciso di darsi un coordinamento, che gli consenta di «confrontarsi e intraprendere iniziative concordate per intervenire attivamente alla soluzione dei problemi». Per questo è nato il coordinamento dei presidenti dei consigli di circolo e di istituti delle scuole materne, elementari e medie di Bologna e provincia, a cui si sono già iscritti 48 presidenti, 10 vicepresidenti e una quarantina di consiglieri (attivato anche un forum di discussione, www.coordinamentocdc.altervista.org)). A cominciare dall’emergenza supplenti, oggetto di una lettera ufficiale, inviata ai dirigenti scolastici regionali e provinciali e al ministero per chiedere l’ordinato svolgimento delle attività di istruzione, anche nel malaugurato caso in cui l’insegnante si ammali. Adesso, invece, «i bambini e i ragazzi, quando manca l’insegnante, vengono divisi e parcheggiati in altre classi - denuncia Franco Minarelli, presidente del settimo circolo - e questo è capitato anche per più di cinque giorni consecutivi. I problemi per la didattica sono evidenti, ma diventa anche un problema di sicurezza, perchè le classi sono calibrate per contenere un certo numero di persone». Ma la lista dei guai da affrontare è molto lunga: «La destrutturazione di fatto del tempo pieno, la vanificazione delle richieste delle famiglie relative ai tempi scuola, e pure le nuove disposizioni sulla pulizia degli edifici» prova ad elencare il presidente dell’ottavo circolo, Domenico Fata, mostrando la circolare dell’ufficio scolastico dell’Emilia-Romagna, dove si suggerisce di fare a giorni alterni, anziché quotidianamente, la pulizia delle aule e dei servizi igienici. Insomma, «gli alunni dovranno usare bagni sporchi dal giorno prima». A monte, si torna sempre al nodo delle risorse tagliate. Non a caso, la prossima iniziativa del coordinamento potrebbe essere proprio sui bilanci delle scuole in rosso. Gli istituti del bolognese, infatti, vantano crediti nei confronti del ministero dell’Istruzione che superano i 100mila euro ognuno, in alcuni casi con punte che superano i 300mila euro. Tanto che alla prossima riunione, prevista per domani, il coordinamento dei presidenti dei consigli di circolo e d’istituto deciderà se firmare il prossimo 14 febbraio i bilanci preventivi delle rispettive scuole. E un bilancio non firmato significa commissariamento dell’istituto. BOLOGNA lventurelli@unita.it
24 gennaio 2010 pubblicato nell'edizione
di Bologna (pagina 56)